L'Annunciazione risale alla fase giovanile dell'artista.
L’opera venne custodita per secoli nella chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto (FI) fino al 1867, anno in cui fu trasportata alla Galleria degli Uffizi.
La Vergine sfoglia un libro, tra le pagine i versi dell'Antico Testamento.
Prato e fiori vengono dipinti con un'attenzione al particolare che conferma un dettagliato studio dal vero, una ripresa che si potrebbe definire quasi fotografica.
Leonardo approfondì anche l'anatomia zoomorfa. Dona a Gabriele un piumaggio realistico, che dimostra la conoscenza del mondo animale e la sua immensa capacità descrittiva.
Incorniciato tra due cipressi si apre uno scorcio sul paesaggio. L'artista è qui alle prese con le prime sperimentazioni di quello che diventerà l'inimitabile “sfumato leonardesco”.
Apprezzato dai contemporanei ed elogiato dalla critica di ogni periodo, Leonardo è considerato coralmente la personificazione dell'Uomo Universale Rinascimentale.
Padroneggiava tutte le arti figurative. Fu scienziato, inventore, ingegnere, scrittore, esperto di anatomia, astronomo, matematico, musicista, la personalità più versatile, poliedrica e geniale di tutti i tempi. Il suo acutissimo ingegno venne chiamato dalle più fini e potenti committenze dell'epoca, dalla famiglia Medici a Firenze a Ludovico il Moro a Milano. Fu a Mantova alla corte di Isabella d'Este, ingegnere militare per Cesare Borgia, e infine in Francia al fianco di Francesco I.